06 Gen È facile dire di no quando affermi il tuo spazio vitale

Gran parte del nostro modo di essere e di pensare si esprime attraverso le relazioni con gli altri. Ma ciò che siamo e ciò di cui abbiamo bisogno a volte può essere compromesso proprio dalle nostre relazioni, tutte quelle che viviamo giornalmente sia in ambito familiare che professionale e sociale. In effetti, il nostro rapporto con l’altro ci può mettere alla prova perché è difficile trovare il giusto equilibrio tra l’affermazione di sé stessi – ciò che si pensa, ciò che sente e ciò che si vuole – e il rispetto dell’altro.

In particolari situazioni in cui ci sentiamo maggiormente in difficoltà, può capitare di trascurare se stessi per mettere al primo posto le esigenze e le richieste altrui. A volte, per esempio, non riusciamo a dire di no agli altri, anche quando lo riteniamo necessario, ed è così che ci sentiamo costretti a fare qualcosa che non fa parte di noi.

Quando tutto questo avviene significa che le richieste e le esigenze altrui stanno prendendo il sopravvento e tendiamo ad annullarci perdendo la nostra unicità: senza rendercene conto stiamo perdendo di vista i nostri bisogni più profondi e, in quella particolare situazione, non riusciamo a comunicare ciò che si pensa o che si vuole.  

Perché questo accade?

Quando è difficile dire no ed esprimersi liberamente si preferisce quindi rinunciare al proprio modo di essere e di pensare. Ciò può accadere, in genere, per evitare di:

  • ferire l’altro ed essere amato di meno
  • deludere le aspettative altrui (non essere come gli altri vorrebbero)
  • provocare conseguenze negative (essere giudicati, perdere l’approvazione)
  • vivere il conflitto o compromettere un rapporto
  • essere giudicati

Questi o altri motivi personali possono spingere a compiacere gli altri per sentirsi accettati. A lungo andare, però, questo atteggiamento può risultare dannoso per il proprio benessere emotivo perché cresce la sensazione che gli altri stiano invadendo il nostro spazio vitale a scapito della propria autenticità. Questo può generare rabbia, senso di impotenza o frustrazione che accumulandosi generano insicurezza e insoddisfazione personale.

Saper dire di no in modo efficace

Imparare dire di no a volte è necessario per stabilire dei limiti del proprio spazio vitale e per poter affermare le proprie priorità e i propri bisogni in ogni contesto della vita quotidiana. Ciò significa che i nostri diritti sono importanti e legittimi quanto quelli degli altri e quindi possiamo difenderli, se lo riteniamo necessario in una determinata situazione. Dire di no giustificando le proprie scelte e le proprie decisioni, non significa essere egoisti ma avere la capacità di essere trasparenti rispetto a ciò che si pensa, si sente e si vuole.

Per rimanere autentici rispettando se stessi e favorire una dinamica positiva del processo comunicativo è utile cercare di:

  • rimanere più in contatto con i propri bisogni e le proprie priorità, anche se queste non coincidono con quelle degli altri
  • esprimere senza timore ciò che si pensa, ciò che si sente e ciò che si vuole sempre con un atteggiamento rispettoso verso la posizione dell’altro
  • evitare di criticare o accusare l’altro in base al giudizio che ci siamo fatti di lui (sostituire frasi ricorrenti come “Lui non mi capisce”, “Mi tratta sempre male” con “Io ho bisogno di maggiore considerazione”, “Mi sento frustrato”)
  • ricercare una soluzione costruttiva per entrambi

Se il NO equivale a lamentarsi, criticare o accusare l’altro è più facile che l’altro si difenda e non sia pronto ad un vero scambio comunicativo. Al contrario, se riusciamo ad esprimere le nostra posizione in modo positivo e rispettoso l’altro ha la possibilità di rivedere la propria posizione alla luce anche dei nostri bisogni.

 

a cura di Maria Elena Cicali – Counsellor psicosintetista